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Industria 4.0: a che punto siamo? Dal PNRR possibilità di crescita per la digital transformation

02-09-2022

L’Italia è la terza economia dell’Unione Europea per dimensioni, ma la sua digitalizzazione è ancora bassa: il paese, infatti, si colloca al diciottesimo posto sui ventisette stati membri dell’UE, secondo quanto rilevato dal Digital Economy and Society Index.

A conferma di questo dato vi è anche il fatto che per il 63% delle imprese italiane, organizzare le infrastrutture digitali rappresenta ancora una criticità. Scegliere di investire in questa direzione, superando limiti e aprendosi alla transizione digitale, permetterà alle aziende italiane di aumentare la loro competitività sul mercato e di conseguenza contribuire all’incremento di quella dell’intero paese.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in questo senso, rappresenta per tutte le imprese un’enorme opportunità di crescita e aumento di competitività, grazie alle risorse e ai finanziamenti che possono dare una spinta notevole al manifatturiero italiano. Sono ben 222,1 i miliardi di euro a disposizione, 191,5 derivanti dal PNRR, a cui si aggiungono i 30,6 del Fondo Complementare e i 14,4 miliardi di REACT-EU, che costituiscono un’integrazione degli stanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo.

Oltre un quarto del totale dei fondi è dedicato alla digitalizzazione (27%), il cui accesso da parte delle aziende potrebbe costituire un sostegno fondamentale per l’avvio di piani di trasformazione digitale nell’anno chiave per queste azioni di digital transformation che, secondo l’Osservatorio Agenda Digitale, è proprio il 2022.

PNRR tesar factory 4.0

PNRR: di cosa si tratta?. Alcuni dati chiave sulla trasformazione digitale delle aziende

La Commissione Europea il 13 luglio 2021 approva il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): un piano che prevede finanziamenti attivi dal 2021 al 2026, strutturato come risposta alla crisi economica post pandemia. La prima tranche di fondi in Italia arriva un mese dopo, il 13 agosto: 24,9 miliardi di prefinanziamento, pari al 13% del totale stanziato per il paese.

Il 23 dicembre 2021 in Parlamento arriva la prima Relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il 28 dicembre vengono fissati gli Operations Arrangements per il PNRR italiano, che prevedono la definizione dei meccanismi di verifica periodica sul raggiungimento degli obiettivi, utili a sbloccare le rate di rimborso a favore del nostro paese. In seguito a validazione degli obiettivi del PNRR raggiunti dall’Italia il 13 aprile 2022, arrivano 21 miliardi come prima rata.

Delle sei missioni in cui è strutturato il PNRR, la Missione 1 è orientata a sostenere digitalizzazione, competitività, cultura e turismo e ha ricevuto 49,86 miliardi di euro; di questi, 30,57 sono dedicati alla Componente 2, orientata a investimenti a sostegno dell’innovazione e della digitalizzazione del sistema produttivo per l’industria 4.0 e della trasformazione delle Piccole e Medie Imprese in ambito innovazione e internazionalizzazione.

Come accedere ai contributi PNRR. I bandi attivi sul portale Italia Domani

Ci sono due modalità per accedere ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: con risposta a un bando o avviso pubblico, oppure con la presentazione di una singola istanza nel rispetto di prerequisiti di ammissibilità previsti dal bando o dalle normative.

L’invio delle domande avviene rigorosamente in via telematica tramite identità digitale (SPID, CIE, CNS) ed è vincolata a tre parametri: la residenza sul territorio nazionale, l’essere in regola con i contributi di lavoro dei dipendenti e il possesso di una PEC per le comunicazioni.

Fondamentale affinchè il progetto proposto sia finanziabile dal PNRR, è che la procedura di domanda rispetti i termini, segua i parametri di selezione previsti e abbia una copertura economico-finanziaria ed organizzativa.

Tutti i bandi attivati sono consultabili sul portale del governo Italia Domani.

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Accesso ai fondi PNRR, la prima tappa di un percorso di digitalizzazione aziendale

La possibilità di ricevere finanziamenti è il primo tassello fondamentale per avviare un piano di digital transformation in azienda, ma attualmente solo 1 organizzazione su 3 è preparata a beneficiare delle possibilità del PNRR. Questo perché la digitalizzazione è un percorso complesso, che richiede di essere strutturato con competenza e professionalità e che prevede l’integrazione di obiettivi strategici, know how tecnico e infrastrutture tecnologiche.

Ecco perché è fondamentale affidarsi a realtà competenti del settore come Tesar, che può supportare l’azienda nel beneficiare di tutti i vantaggi del PNRR, concretizzandoli e generando risultati misurabili grazie a un’accurata consulenza. Oltre a questo, Tesar può anche fornire concretamente soluzioni tecnologiche per l’Industria 4.0 come MOTIS 2, il software MES per controllo e gestione della produzione industriale o come TS400, il terminale di reparto utile a raccogliere i dati di produzione in modo semplice e intuitivo.

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